The life of David Gale, recensione di Biagio Giordano

The life of David Gale, di Alan Parker, con Kevin Spacey, Kate Winslet, produzione Usa, anno 2003, genere drammatico, durata 130 minuti.
Brillante ma inquieto professore Universitario di filosofia, David Gale (Kevin Space), dedica molto del suo tempo libero alla lotta contro la pena di morte nel Texas.
David fa parte dell’associazione Deat Watch, nota per le importanti iniziative politiche a favore della conversione della pena di morte in ergastolo.
Un giorno, in un dibattito televisivo col Governatore del Texas, sul tema della pena di morte, David Gale commette un errore: fa un discorso critico sui metodi che il sistema penale texano usa nei confronti di certi imputati colpevoli di fatto solo tecnicamente, cioè fino a prova contraria. A causa dei ristretti tempi dell’esecuzione, degli innocenti rischiano di veder svanire la possibilità di trovare materiale che li scagioni e facciano sospendere la messa a morte.
Per il Governatore il sistema funziona. I salvataggi all’ultimo minuto che avvengono nel Texas, dimostrano secondo lui l’efficacia delle regole procedurali stabilite dalla legge, dall’altra però, a David Gale, ciò fa pensare (per deduzione logica) che in passato qualche innocente, a causa di ritardi nel consegnare al penitenziario (da chi preposto) nuovi elementi per riaprire il caso, possa essere stato giustiziato.
Il Governatore, astutamente, nella replica chiede a David di dargli almeno un nominativo di un condannato alla pena di morte in procinto di essere giustiziato e sul quale David nutre dubbi sulla colpevolezza, in tal caso il Governatore sarebbe pronto a fermare la procedura di morte di quel imputato e a far compiere ulteriori approfondimenti sul caso. David rimane muto, subendo uno scacco mediatico, e non solo, per il fatto di essere diventato noto al pubblico è ora oggetto di attenzioni particolari da parte dei servizi segreti del Governatore.
Durante una festa universitaria, David, semiubriaco e ancora irritato per la sfida televisiva persa con il Governatore appare in condizioni sfatte, a un certo punto si vede comparire nella stanza del bagno una bella studentessa, una ragazza che già aveva cercato in una occasione, inutilmente, di sedurlo, con lo scopo di passare un esame. La ragazza cerca di nuovo un approccio simile al precedente, proponendo però, dopo aver chiuso la porta del bagno dall’interno, un rapporto sessuale violento e subordinato ai desideri del professore, sostenendo che, avendo lei abbandonato l’Università, non ci sarebbe stato adesso per lui alcun rischio di compromettersi.
David, alterato dall’alcool, finisce per accettare. Ma il giorno dopo a grande sorpresa verrà arrestato per stupro: la seduzione messa in scena dalla ragazza è stata ordita dal Governatore per mettere in difficoltà sia David sia la sua organizzazione che si batte contro la pena di morte..
David perderà il posto di lavoro, sua moglie pagherà dopo un certo tempo la cauzione al tribunale, ma andrà via di casa portandosi dietro il figlio piccolo.
David cadrà in uno stato depressivo molto serio, ma troverà subito conforto dall’amica di lotta Constance, con cui prosegue nella lotta per la abolizione della pena di morte.
Quando David verrà a conoscenza che Constance è affetta da una malattia giunta a uno stato terminale, scoprirà, corrisposto, di amarla, e insieme decideranno di mettere in atto un piano eroico che farà loro perdere la vita, ma metterà pubblicamente a nudo, come da loro sempre sognato, i vergognosi limiti del sistema penale del Texas, rischiosissimo per coloro che, innocenti, stanno per essere giustiziati.
Film di grande realismo e intelligenza politica, con straordinarie interpretazioni e coerenza narrativa, quest’ultima esaltata da un montaggio (sintassi) che non sbaglia una virgola né una inquadratura comunicando perfettamente allo spettatore ciò che ha da dire.
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The life of David Gale, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2019-04-20T10:55:58+02:00da biagiord
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