E venne il giorno, recensione di Biagio Giordano

E Venne il giorno, di M. Night Shyamalan, con Mark Wahlberg, Zooey Deschanel, produzione Usa, anno 2008, genere fantastico, durata 86 minuti.
Per 36 ore alcune città del Nord Est degli Usa vengono colpite da un misterioso fenomeno biochimico che porta la gente a suicidarsi. Si scoprirà che la causa è dovuta a una sostanza emessa dalle piante, per meglio sopravvivere nel pianeta. E’ una sorta di guerra dichiarata alla razza umana, ritenuta responsabile della distruzione di numerosi ecosistemi da cui sorge e si mantiene la vita stessa.
Film pedagogico e ambientalista, pienamente riuscito, con una fotografia che buca lo schermo: sia per originalità figurativa che per potenza drammatica. Nel film, realtà diretta-prosaica, e metaforizzata si alternano senza mai disturbare il ritmo, che appare ben sostenuto da suspense particolarmente curati.
Suspense indubbiamente di alto livello emozionale e rapimento immaginifico capace com’è di dare, allo straordinario che veicola, l’importante funzione di stupire lo spettatore.
Grande regia di Shyamalan, di origini indiane, che conferma le sue doti nel comunicare messaggi etici fondamentali opportunamente in armonia con un proprio fantastico spesso foriero di invenzioni e innovazioni tecniche di alto rilievo.
Biagio Giordano

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E venne il giorno, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2019-07-19T14:11:57+02:00da biagiord
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