I segreti di Brokeback Mountain, recensione di Biagio Giordano

I segreti di Brokeback Mountain, di Ang Lee, con Heath Ledger, Jake Gyllenhaal, produzione Usa, anno 2005, genere sentimentale, durata 134 minuti.
Amore difficile, ma non impossibile, tra 2 giovani cowboy proletari, guardiani di pecore nello stato del Wyoming negli Stati Uniti, precisamente nella località del Brokebach Mountain (Montagna spaccata indietro). Il film è ambientato agli inizi degli anni ’60, in pieno puritanesimo, quando i pregiudizi verso l’erotismo e l’amore omosessuali erano ancora molto forti ed estesi, specialmente se essi avvenivano tra persone che avevano famiglia e figli.
La relazione d’amore tra i due pastori inizia in circostanze particolari: una lunga solitudine tra le montagne e frequenti piogge. In una sera piovosa i due decidono di dormire insieme sotto la stessa tenda, un desiderio a un certo punto li animerà, e sarà per loro la lieta riscoperta di una parte di sé che sembrava perduta, sopraffatta com’era da successivi eventi desideranti.
Nei due giovani funziona anche l’altra sessualità, quella etero, cosa che li fa vivere in una splendida ricchezza di sentimenti ed emozioni, finché la moglie di uno dei due giovani non sorprende il marito a baciarsi col suo compagno.
Calerà a quel punto sulle loro vite l’inferno. Separazioni di famiglia e la pubblica conoscenza dei particolari della vicenda, daranno i due in pasto alla cittadinanza bigotta, chiusa, cattiva. L’infelicità diverrà la vera protagonista per tutti, sia per i due nuclei familiari dove regnava prima la pace e l’amore sia per i due pastori, nonché per i cittadini macchiatisi di crimini verbali imperdonabili da loro stessi.
Film trasgressivo rispetto a quasi tutti i codici cinematografi in uso, Ang Lee costruisce in modo geniale, per forza e per suggestione, l’atmosfera drammatica, passionale e di morte che accompagna l’amore omosessuale nell’America puritana, quella bisognosa di certezze sui sentimenti giusti da perseguire per piacere all’altro, al padre invisibile e severo, ancora ben presente nell’inconscio con funzioni di divinità.
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I segreti di Brokeback Mountain, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2019-05-01T15:49:04+02:00da biagiord
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