Animali notturni, recensione di Biagio Giordano

Animali notturni, regia di Tom Ford, anno 2016, con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Michael Shannon, genere thriller, durata 115 minuti, produzione Usa.
Susan riceve dall’ex marito un misterioso manoscritto contenente un racconto di genere thriller che intende pubblicare, l’uomo non si aspetta dalla lettura della donna una semplice opinione, bensì molto di più, qualcosa capace di rimettere in primo piano nella mente della ex moglie, ricordi e passioni della loro vita passata, magari con l’ambiziosa speranza di far nascere nella donna il desiderio di riaprire in qualche modo il loro rapporto.
Il manoscritto racconta la sfortunata storia di una vacanza familiare di una felice coppia, sposata con figlia. Il dramma: lungo una strada deserta, una gang notturna di balordi, dediti a stupri seriali con omicidi, obbligano, con un incidente voluto, l’auto della famiglia in vacanza a fermarsi. Dopo un volgare battibecco, le due donne vengono portate via di forza dalla gang, con l’intenzione da parte dei bulli di violentarle, mentre il marito malmenato e umiliato viene abbandonato traumatizzato da un terzo malvivente in un luogo deserto e sinistro, non molto lontano dall’incidente.
Susan, durante la sua lettura del manoscritto, vede nella descrizione drammatica delle due donne da parte dell’autore, se stessa e sua figlia, ciò fa si che il suo inconscio si lasci prendere sempre di più dallo scritto. Gli episodi del racconto agiscono sulla sua mente come potenti flash back biografici: sogni a occhi aperti correlati da numerose formazioni oniriche enigmatiche. Sono forze psichiche che si impongono con prepotenza, rievocative di immagini del passato, disposte dall’inconscio in una logica misteriosa, di fronte alle quali l’Io sembra non poter opporre alcuna resistenza. Susan si ritrova a ricordare il suo primo matrimonio, avvenuto con l’autore del manoscritto, rivivendolo con un forte turbamento frammisto a passione per la vita tipica degli anni più giovanili, la donna è ossessionata dalle diverse questioni che via via appesantivano il matrimonio rendendolo impossibile.
Film thriller con gli ingredienti giusti per piacere, e far meditare a volte con nostalgia a volte con dolore. Pensieri clandestini sembrano voler soffermarsi negli spettatori su tutte quelle relazioni d’amore del passato da loro vissute con intensità, e date erroneamente per finite, relazioni che in realtà erano solo impedite a proseguire a causa di oscuri malesseri inconsci prigionieri dell’infanzia più desiderante.
Biagio Giordano

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Animali notturni, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2019-05-03T13:21:35+02:00da biagiord
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