Ancora sul film Per qualche dollaro in più, commento di Biagio Giordano

Per qualche dollaro in più è un film western-metaforico del 1965, il secondo della cosiddetta trilogia del dollaro (che comprende anche Per un pugno di dollari, 1964, e Il buono, il brutto, il cattivo, 1966), diretta da Sergio Leone e interpretata da Clint Eastwood.

Guerra fredda nel mondo, precisamente tra i due principali blocchi definibili a sfondo ideologico: la società Comunista da una parte e quella Capitalista dall’altra. Anche l’arte e lo spettacolo cinematografico ne risentono. Le durezze prolungate e le violenze estreme presenti in questo film, sono i resti dei fantasmi dell’olocausto e delle stragi spesso inutili di milioni di soldati avvenute nell’ultima guerra mondiale, fantasmi ricordo che, a 20 anni della fine del conflitto, la rigidità politica e la minacciosità della guerra fredda (che vede migliaia di ordigni atomici pronti a partire anche solo per errore) continua a tenere in vita in forma di spettacolo noir, cioè esorcizzandoli.

Un film senza speranza etica né teologica, dominato dalla violenza priva di cause e dal cinismo, dalla vendetta personale e dalla spietata caccia a tutto ciò che può procurare denaro per soddisfare una varietà di istinti, non importa come.
Né l’ironia, né alcune sottili forme di umorismo, riescono a dare nel film, all’Altro, inteso come prossimo, un riconoscimento umano, qualcosa cioè che vada al di là dell’interesse più prevaricatore della belva, riconoscendo al prossimo l’appartenenza ad una comunità costruttiva, anche solo primordiale ma già dotata di leggi.

La riconsegna alla banca da parte del Monco dei 500.000 dollari rubati dall’Indio con la sua banda, è l’approvazione dell’etica capitalista vigente, l’identificazione con un ordine sociale violento ancora per tanti aspetti disumano, che non si discute…
Biagio Giordano

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Ancora sul film Per qualche dollaro in più, commento di Biagio Giordanoultima modifica: 2019-05-05T09:39:26+02:00da biagiord
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