I cannoni di Navarone, commento di Biagio Giordano

I cannoni di Navarone, un film di J. Lee Thompson, con David Niven, Gregory Peck, Anthony Quinn, Gia Scala, Irene Papas. Titolo originale The Guns of Navarone. Guerra, durata 157 min. – USA 1961. Gran Bretagna, 1960
Siamo negli ultimi due anni, particolarmente drammatici, della seconda guerra mondiale.
Nel 1943 i generali britannici avevano inviato dei reparti militari su un’isola greca strategica, di nome Keros, una mossa che avrebbe dovuto incutere timore alla Turchia e alla Grecia, costringendo la prima a rimanere neutrale e la seconda a farla sentire minacciata da un nuovo insidioso punto tattico.
I nazisti capiscono subito i danni che potrebbero derivare da quella mossa inglese, apparentemente piccola, e lanciano perciò sull’isola una controffensiva potente, apparentemente esagerata, finalizzata a sedurre la Turchia, nella speranza che i governanti turchi colgano una opportunità, ossia una possibilità di scelta che può per loro essere assai importante, come la decisione di stare al fianco dei nazisti, cosa che consentirebbe loro la realizzazione di un desiderio di grandezza sopito da tempo. Per attuare l’offensiva i tedeschi hanno bisogno di una settimana di tempo.
Dall’altra parte: sei navi britanniche salpano alla volta dell’isola di Keros per portare i soldati inglesi in salvo ed evitare quindi un inutile massacro. Ma i nazisti, prevedendo tale mossa, hanno collocato due potenti cannoni anti – nave nella vicina isola di Navarone che controlla lo stretto da cui sono obbligate a transitate le navi, e sanno utilizzare i due pezzi d’artiglieria in maniera molto efficace, affondando tutte le navi nemiche o sospette che hanno osato passare in quel tratto del Mare Egeo. Le vibrazione sul terreno dovute al lancio dei proiettili giganti destinati a colpire le navi è già stata tale da aver costretto molti abitanti ad abbandonare le proprie case divenute pericolanti.
Il comandante Jensen, ufficiale della marina britannica e dei servizi segreti militari, studia delle misure per rendere inoffensivi i due cannoni di Navarone. L’impresa appare molto difficile se non impossibile: si tratta infatti di salvare migliaia di vite umane nell’arco di tempo di una sola settimana.
Jensen fa bombardare con uno squadrone della aviazione Raf, il luogo in cui si trovano i cannoni, ma essi non sono visibili dall’alto e comunque sono protetti da pareti ben cementate sopra la roccia. L’inutile insistenza dell’attacco aereo inglese farà sì che la contraerea tedesca abbia il tempo di fare una strage di piloti britannici.
Jensen deluso del risultato negativo ottenuto, si vede costretto ad ordinare un’azione di sabotaggio con commandos britannici e partigiani greci, ben sapendo della grande difficoltà dell’impresa e della probabile decimazione cui andrà incontro il gruppo di sabotatori.
Oltre duemila soldati inglesi sono in pericolo di vita sull’isola di Keros e attendono ansiosi l’arrivo delle sei navi predisposte per portarli in salvo.
L’alto comando britannico invia in missione sull’isola di Navarone cinque veterani di guerra, i migliori per intelligenza e determinazione a uccidere, nonché per sprezzo del pericolo. I personaggi sono interpretati da Gregory Peck, Anthony Quinn, David Niven ed Anthony Quayle, che si avvalgono anche di due soldati semplici e di due partigiane greche (una interpretata da Irene Papas).
Il gruppo sbarca di nascosto sull’isola durante un nubifragio e scala non senza grossi inconvenienti (il capitano rimarrà ferito a una gamba), una parete rocciosa ripidissima, poco controllata dai tedeschi, dalla cui cima potranno procedere verso i cannoni.
Superato il primo grosso ostacolo tutto però si rivelerà più difficile del previsto, perché all’interno del gruppo di commandos c’è una spia, la quale danneggerà i detonatori degli esplosivi atti a far saltare i cannoni e finirà per consegnare i militari ai tedeschi stessi. Solo la grave disattenzione di un ufficiale tedesco durante l’interrogatorio del commandos farà si che, dopo un violento scontro fisico, il gruppo riesca a liberarsi dalla prigionia e proseguire nella missione. La spia, una donna, indotta da prove certe alla confessione, verrà giustiziata senza pietà con un colpo di pistola.
Il capitano del commandos rimasto in mano ai tedeschi perché ferito a una gamba, rivela sotto tortura, al Maggiore nazista, notizie depistanti, facendo credere ai nazisti che la missione di cui lui era a capo era da ritenersi conclusa, in quanto l’esercito britannico stava per sbarcare in un altro punto dell’isola per cogliere di sorpresa i tedeschi e distruggere con più facilità i cannoni.
Questo stratagemma fa allontanare il grosso delle forze militari naziste dalla fortezza in cui sono ubicati i due potenti cannoni, dando più possibilità al “professore di chimica”, l’astuto caporale Miller (esperto di esplosivi) di piazzare le cariche sui cannoni (David Niven) e all’ufficiale Mallory di agire… per portare a termine la difficilissima missione.
Film di guerra di straordinario successo, sia di pubblico che di critica, con una fotografia a luce naturale eccezionale, e con intrecci psicologici tra i protagonisti di forte effetto, sia per tensione etica che attrattiva ideologica, esempio di film con sceneggiatura di grande spessore che riesce a dare spettacolo e comunicazione di concetti etici e filosofici ben torniti dalla realtà empirica che i protagonisti vivono, con notevole senso di ciò che attiene esclusivamente alle forme espressive cinematografiche. Risultato mitico.
Film indimenticabile, attori bravissimi, regia impeccabile.
Biagio Giordano

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I cannoni di Navarone, commento di Biagio Giordanoultima modifica: 2019-05-25T16:08:04+02:00da biagiord
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