Paradise Beach, recensione di Biagio Giordano

Paradise Beach – Dentro l’Incubo
The Shallows
USA 2016
GENERE: Thrill. DURATA: 86′
REGIA: Jaume Collet-Serra
ATTORI: Blake Lively, Óscar Jaenada

 

 L’americana Nancy, studentessa di medicina, in lutto per la morte della madre si reca a fare surf in una baia bellissima del Messico, un posto poco frequentato di cui sua madre amava raccontare  trascorsi piacevoli. Semidelirante per il lutto non intuisce i pericoli che un’esperienza così solitaria comporta. Vicino alla riva giace infatti il cadavere di un balenotto, da giorni pasto assicurato per gabbiani e squali.

La donna surfista con un bikini arancio combatterà con uno squalo territorialista, per 2 giorni, stando su uno scoglio in mezzo al mare a 200 metri dalla riva, ferita ad una coscia dai denti di uno squalo, e in compagnia di un gabbiano. Gli orecchini gli salveranno la vita, in quanto da medico li utilizzerà per fermare l’emorragia alla coscia utilizzandoli come punti di suturazione della ferita.

Eccezionali le riprese, la telecamera segue ogni mossa della protagonista da distanza ravvicinata, cosa che rafforza l’intensità del dramma. Il resto lo fanno le tecniche digitali moderne di costruzione dell’immagine, che funzionano a meraviglia in quanto danno allo squalo un dinamismo e una verosimiglianza molto superiore a quelle viste ad esempio negli anni ‘70 nel film Lo Squalo di Spielberg.

Biagio Giordano

Nuovo commento del 21luglio 2020

Paradise Beach, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2020-07-28T10:28:23+02:00da biagiord
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