Caccia a ottobre rosso, recensione di Biagio Giordano

Caccia a ottobre rosso

USA 1990, Genere: Thrill. Durata: 135’

Regia: John McTiernan

Attori: Sean Connery, Alec Baldwin, Scott Glenn, Sam Neill, James Earl Jones, Tim Curry, Joss Ackland

 Film ispirato al romanzo (1984) di Tom Clancy. L’esperto e carismatico  capitano Raimus (Connery) è posto al comando di un sommergibile nucleare sovietico di nuova generazione, un colosso d’acciaio dotato di un sistema di propulsione molto silenzioso basato su una tecnologia magneto-idrodinamica, una sorta di motore a fluidi in grado di ingannare gli algoritmi dei sonar dei nemici facendo loro credere di avere di fronte  una balena.

Il capitano Raimus (Connery) dopo l’apertura come da protocollo della busta contenente  gli ordini ministeriali, e averla letta in presenza del commissario politico del partito,   uccide il funzionario comunista simulando un infortunio e cessa di obbedire agli ordini governativi. In seguito invia alle proprie autorità, con la telescrivente di bordo, una lettera ufficiale di diserzione dall’esercito russo.

I governanti sovietici, preoccupati per le possibili gravi conseguenze del gesto di Raimus, decidono di affondare il sommergibile,  e mettono in moto allo scopo, tutte le unità disponibili, sia via mare che via aerea, mentre i servizi segreti degli Stati Uniti venuti a conoscenza della nuova tecnologia di cui  si avvale il sommergibile e della caccia dei sovietici in atto contro di esso, nonchè interessati a conoscere il funzionamento dei motori di Ottobre rosso, cercano con Raimus un contatto, un dialogo, nella speranza che la sua intenzione riguardo all’avvicinamento verso le coste statunitensi sia solo quella di richiedere  asilo politico  e  di consegnare il sommergibile all’esercito americano consentendone uno studio approfondito.

Film sui rischi di una guerra nucleare non voluta dai governi in carica ma generata da qualche cellula impazzita nel sistema burocratico della sicurezza, un filone che per alcuni aspetti simili fa venire in mente il film di Kubrick Il dottor Stranamore.

Ottobre rosso nonostante il tema fantasioso è un film che tende ad essere realista, nel senso che fa capire con logica stringente come anche nella nostra realtà più presente qualcosa di simile a ciò che accade nel film può realmente accadere, e con una probabilità neanche eccessivamente bassa, bensì  sensibile, in quanto eventuali errori umani vanno a sommarsi agli esiti nefasti, a uno certo punto quest’ultimi non più evitabili, di conflitti umani all’interno di gerarchie di complicati e grandi poteri dirigenziali di Stato.

Sean Connery memorabile, per immedesimazione nel ruolo, e conoscenza del repertorio dei propri sguardi a lungo studiati, con equilibrio facciale, con modulazione sempre appropriata delle pieghe del viso rispetto alle numerosissime diverse situazioni .

Oscar per gli effetti sonori.

Biagio Giordano

ottobre rosso

Caccia a ottobre rosso, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2020-11-10T17:10:59+01:00da biagiord
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