Roma città aperta, recensione di Biagio Giordano

Roma città aperta

Italia 1945

GENERE: Dramm. DURATA: 103′ FOTOGRAFIA: BN

REGIA: Roberto Rossellini

ATTORI: Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Marcello Pagliero, Maria Michi, Harry Feist, Giovanna Galletti, Francesco Grandjacquet, Nando Bruno, Vito Annichiarico

 

 Roma, 1943-44, la reazione all’occupazione dei nazisti segue il protocollo etico della lotta generale italiana contro il nazifascismo.

Il film si cala nella realtà più sofferente della popolazione romana.

La lotta, la miseria, i sacrifici della gente sono raccontati in un modo nuovo che farà storia (neorealismo). La finzione perde ogni capacità rappresentativa per diventare documentario dei dettagli vivi, ricco di un pathos che la presa diretta sul presente di quel che accadeva renderà specchio storico di elevatissima capacità drammatica.

Trama. Il film narra gli eventi tragici cui vanno incontro una popolana, un ingegnere comunista e un sacerdote. La prima perde la vita per essersi opposta all’arresto dell’uomo a cui era legata, troverà la morte a causa di una raffica di mitra mentre cercava di raggiungerlo, correndo, sul camion in cui si trovava; il secondo muore sotto tortura per non aver voluto rilasciare informazioni riguardanti la sua organizzazione; il sacerdote, ritenuto non neutrale rispetto agli schieramenti in gioco viene fucilato in un cupo mattino romano.

Nastri d’argento per il miglior film e per l’interpretazione di Anna Magnani. Successo internazionale di critica e di pubblico. Una nomination all’Oscar per la sceneggiatura, elaborata da Roberto Rossellini, Sergio Amidei e Federico Fellini.

Biagio Giordano

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Roma città aperta, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2021-01-26T16:02:54+01:00da biagiord
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