Effetti collaterali, recensione di Biagio Giordano

Effetti collaterali

(Side Effects)

USA 2013

GENERE: Dramm. DURATA: 106′

REGIA: Steven Soderbergh

ATTORI: Jude Law, Rooney Mara, Carmen Pelaez, Marin Ireland, Channing Tatum, Polly Draper, Catherine Zeta-Jones

 

  A Emily, con un lungo passato alle spalle di cure psicoterapeutiche, tutte di una certa efficacia, al ritorno a casa del marito uscito dal carcere per fine pena, compaiono di nuovo sintomi psico – biologici gravi.

Un giorno in garage, salita come al solito alla guida della sua auto perrsi iniziare la giornata, prende una decisione spaventosa: andare a sbattere col mezzo contro un muro. L’airbag la salverà, e non ci saranno, a seguito di quell’atto sconvolgente, particolari conseguenze. La donna prima del grave gesto aveva allacciato le cinture di sicurezza, cosa che porta gli inquirenti a pensare che non volesse suicidarsi.

Lo spettatore rimane però stupito da quel fatto, non ne capisce il senso.

Subito dimessa dall’Ospedale Bellevue di New York, dove è avvenuto un lungo colloquio con lo psichiatra dottor Banks,  Emily subito dopo decide di iniziare una cura psico – neurologica proprio con lui.

Il dottor Banks le somministra un farmaco denominato Abrixa, in grado di intervenire nell’attività dei neuroni curandone le varie funzioni carenti, è un prodotto non facile da sopportare, perché  tra i suoi possibili effetti collaterali è previsto il sonnambulismo: ossia uno stato di completa attività inconscia, e al cui risveglio la persona che ne è affetta non ricorda nulla di quanto accaduto (ad esempio spostamenti di notte, con le braccia alzate all’altezza del collo tra le camere della casa).

In una notte in cui era preda proprio del sintomo del sonnambulismo Emily uccide il coniuge a coltellate. Emily rimane ignara delle sue responsabilità sull’accaduto finendo per la giustizia per passare come vittima: cioè afflitta mentalmente dagli effetti collaterali del farmaco prescritto dal dottor Banks, che procurava appunto stati di sonnambulismo in una mente già fortemente dissociata.

Entrambi andranno incontro a un mare di guai.

Qualcosa di strano colpisce però lo spettatore in tutta questa vicenda, portandolo ad interrogarsi. Ad esempio, perché ad una sorta di prova della verità inventatasi dallo psichiatra Banks divenuto sospettoso, che fingeva di introiettare nel corpo di Emily una sostanza rilassante che procurava stati ben precisabili, disinibitori che la invitavano a parlare, mentre invece era acqua e sale, la donna si era comportata come se fosse effettivamente sotto l’influenza prevista da quella sostanza, con gli stessi sintomi dichiarati prima dal medico?

Soderbergh firma un ottimo thriller dando prova di saperci fare anche con il giallo psichiatrico. Nulla è banale. Lo spettatore segue con interesse il racconto ricco di profondità psicologiche e meccanismi inconsci credibili e raffinati, lasciandosi piacevolmente sconvolgere dai ripetuti colpi di scena del finale, veramente imprevedibile.

Biagio Giordano

Effetti collaterali

 

Effetti collaterali, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2021-03-18T15:52:55+01:00da biagiord
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