Il fascino discreto della borghesia, recensione di Biagio Giordano

Il fascino discreto della borghesia

(Le charme discret de la bourgeoisie)

Fr.-It. 1972

GENERE: Comm. DURATA: 105′

REGIA: Luis Buñuel

ATTORI: Fernando Rey, Paul Frankeur, Delphine Seyrig, Bulle Ogier, Michel Piccoli, Stéphane Audran, Jean-Pierre Cassel, Milena Vukotic

 

 Parigi inizi anni ’70. I Thévenot e i Sénéchal, coppie borghesi mature, continuano a scambiarsi inviti per un pranzo, ma non trovano mai il tempo per mangiare perché nel frattempo nel loro quotidiano si intromettono continuamente figure molto perturbanti, come: vescovi foschi invadenti vestiti da giardinieri desiderosi di lavorare manualmente nei loro giardini, oppure violenti sogni sulla propria morte legati a paure reali per la loro posizione sociale di privilegiati o per l’altezzosità ideologica che li rende integri e che a volte tradiscono malevolmente con altri, o scontri con terroristi mascherati da venditori di giocattoli semoventi; nonché riprogrammazione della giornata per urgenze di incontri amorosi legati ad adulteri…

Finiranno per camminare tutti in gruppo su una strada deserta in un orizzonte arioso e luminoso, distanziati, disinvolti, sicuri di sé, pieni di sé, determinati ma senza fini visibili, affettivamente autonomi, con piaceri nell’agenda già codificati e programmati, padroni di una vita che, eredità e il destino storico legato alle loro genealogie, costringe a percorrere fino in fondo, senza cedimenti, quasi senza perché, disinteressandosi di ogni prossimo diverso da sé…

Scritto con Jean-Claude Carrière, questo di Luis Bunuel è forse il suo film più ideologico e sincero, sarcastico, ironico…

La vita nei sogni dei borghesi è secondo il film un’altra cosa, essa trae origine dalla realtà ma l’Io inconscio rimodella ciò che è spiacevole a proprio piacimento, consentendo di vivere il quotidiano diurno senza eccessive scosse, senza scissioni psichiche, senza le patologie più diffuse…

Biagio Giordano

Il fascino discreto della borghesia

 

Il fascino discreto della borghesia, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2021-03-18T15:55:52+01:00da biagiord
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