Cabiria, recensione di Biagio Giordano

Cabiria, sottotitolato Visione storica del terzo secolo a.C., è un film muto del 1913 diretto da Giovanni Pastrone con didascalie di Gabriele Dannunzio.

 È considerato il più grande kolossal e il più famoso film italiano del cinema muto. È anche stato il primo film della storia ad essere proiettato alla Casa Bianca.

Girato a Torino, capitale del sorgente cinema italiano dove i torinesi scommettevano con forti investimenti sulla crescita della settima arte; fu (ancora oggi a insaputa di molti appassionati cinefili), il primo grande film nella storia mondiale del cinema definibile come artistico-letterario, sia per la ricchezza figurativa, che per il livello raggiunto dal linguaggio fotografico, nonché per l’accompagnamento musicale vera e propria struttura portante dei contenuti storici del film, capace di elevare le emozioni legate alle vicende del racconto fino a far raggiungere allo spettatore uno stato di estatica sostituzione della realtà con le immagini.

Alcune scene vennero girate anche in Tunisia, in Sicilia, sulle Alpi.

Solo Griffith inventore per il racconto filmico di nuovi essenziali meccanismi letterari, nel 1914 e nel 1916, con Intollerance e Nascita di una nazione riuscirà a fare meglio.

Gira gratuitamente su You Tube.

Biagio Giordano

Cabiria film

 

Cabiria, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2021-05-19T10:57:06+02:00da biagiord
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