Il mai nato, recensione di Biagio Giordano

Il mai nato

(The Unborn)

USA 2009

GENERE: Thrill. DURATA: 87′

REGIA: David S. Goyer

ATTORI: Odette Yustman, Meagan Good, Cam Gigandet, Gary Oldman, James Remar, Jane Alexander, Idris Elba

 

Attenzione questo commento contiene spoiler

 

 Storia ambientata a Chicago, della giovane Casey (una convincente recitazione di Odette Yustman), perseguitata da un bambino posseduto da un demone: uno spirito malvagio la cui azione ha un senso storico, egli infatti ritorna dal passato della vita di Casey dove sono avvenute diverse tragedie riguardanti la sua famiglia, tra cui la non nascita di un gemello fratello di lei.

E’ un film per lo più scontato sia nella trama sia nel finale, prigioniero delle convenzioni sceniche di maggior uso cinematografico, quelle che garantiscono un minimo di incassi con leggero guadagno.

Però la ricchezza simbolica e la capacità narrativa della fotografia danno un imprevisto tono al film.

La fotografia non si accontenta di mantenersi ben ancorata alla sceneggiatura, riesce a dare anche supervisione alle scene con effetti particolari spesso originali, tanto da salvare il film da un voto di insufficienza. Essa esalta il ruolo da protagonista che può avere la telecamera-soggetto lasciata libera di inventare un tempo diverso di ripresa, tale da dare alle immagini-tempo quel respiro di attrazione per lo spettatore sufficiente a far dimenticare ciò che nella sceneggiatura appare scontato.

Motivo conduttore, creatore di inquietudini di fondo del film è: la questione psicanalitica dei gemelli, fonte di nevrosi nei fratelli e nella madre ma anche vettore di vite particolari negli interessati, non più vissute nella banalità ma in uno spessore di pensiero e di potente visione artistica…

Fotografia: James Hawkinson. Prodotto da Rogue Pic. Regia di talento.

Biagio Giordano

IL-MAI-NATO

 

Il mai nato, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2021-11-19T10:33:28+01:00da biagiord
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