Lake Bodom, recensione di Biagio Giordano

Lake Bodom è un film finlandese ispirato al massacro del Lago Bodom avvenuto il 5 giugno 1960 a Espoo, in Finlandia. La pellicola è diretta da Taneli Mustonen ed è datata 2016.

 La storia horror si svolge vicino alle rive del Lago Bodom, attorniato da una foresta, dove un gruppo di amici, morbosamente attratti dalla cronaca nera e incoscienti dei pericoli che tale attrazione comporta nella realtà, monta una tenda per la notte. Ad aver proposto la gita sono Elias e Atte che portano con loro due ragazze  frequentanti la loro stessa scuola, Nora e Ida.

L’attrazione del viaggio è duplice, da una parte c’è la volontà delle due ragazze di compiere una vendetta, (in un posto ideale come quello), nei confronti dei due ragazzi ritenuti responsabili della circolazione di foto compromettenti di una delle due, dall’altra il desiderio dei maschi di provare forti emozioni in quel luogo che è stato teatro negli anni ’60 di uno spaventoso massacro, e le cui vittime  erano quattro ragazzi come loro (uno solo ferito), accampatisi proprio lì. Il responsabile di tale scempio non è mai stato catturato.

 Atte vuol giocare con la sua fantasia, eccitata dal luogo sinistro, e prova a indovinare possibili moventi dell’assassino di allora nonchè dedurre, dall’individuazione di dettagli scopribili ora via via in quella zona, come possono essersi svolti gli omicidi.

Una notte, mentre Elias sta per rivelare qualcosa, si presenta un episodio improvviso e spaventoso. Un oggetto, forse un ramo, cade sulla tenda dove i due giacciono sdraiati, spaventandoli, dopo alcune comprensibili esitazioni, lui esce per capire come ciò sia potuto accadere: al ritorno penetrando nella tenda per gioco (da un punto qualsiasi) e rimanendo a parlare con la ragazza con le gambe fuori dal telo viene accoltellato a morte sulla schiena da uno sconosciuto, di cui lo spettatore intravede in primo piano solo uno scarpone da montagna.

Sarà la prima vittima di questa gita del terrore.

I tre, rimasti in vita e orma in preda al terrore, provano a raggiungere l’auto per salvarsi, ma un assassino è presente tra loro…

Commento. I quattro ragazzi protagonisti del film sono interpretati da Nelly Hirst-Gee, Mimona Wilamo, Mikael Gabriel e Santeri Helinheimo Mäntylä.

La storia vera che ha ispirato Lake Bodom risale agli anni ’60. Si tratta di uno dei più eclatanti casi di omicidio della storia criminale della Finlandia, avvenuto senza che siano stati individuati i responsabili.

Era il 5 giungo del 1960 quando nei pressi del Lago Bodom vennero assassinate due ragazze di 15 anni e un giovane di 18, mentre un altro 18enne venne ritrovato ferito accanto alla tenda dove si erano accampati.

Il fatto sconvolgente ha fatto discutere l’opinione pubblica e scrivere sui giornali per diverso tempo, si sono elaborate teorie e moventi, a volte aventi anche  qua e là qualche traccia di scientificità, questo film, per ammissione dello stesso regista è la trasposizione cinematografica di una di quelle teorie allora in voga.

Fotografia fissa e in movimento di alta scuola,  ritmo elevato. Messaggio tra le righe? Capire il senso di una passione prima di viverla … ossia porre un’attenzione alle verità della  psicanalisi…

Biagio Giordano

Lake Bodom

 

Lake Bodom, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2022-01-05T15:11:24+01:00da biagiord
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