K-Pax, recensione di Biagio Giordano

K-Pax – Da un altro mondo, 2001,  regia di Iain Softley, Usa, fantascienza drammatico, con Kevin Spacey, Jeff Bridges, Mary McComack

Fantascienza o funzioni dell’inconscio?

Fuggire dal grave trauma subito è possibile, ma solo in una forma virtuale. La realtà del ricordo infatti soggiace in una zona oscura dell’inconscio finché le forze rimuoventi, che consentono l’attività psichica legata al virtuale, non si frantumano, precisamente quando il normale tentativo dell’Io di voler ritornare all’unitarietà del corpo, ricercando la guarigione, fallisce…

Il trauma non ha oblio, e per essere tenuto nascosto sono necessarie forze psichiche costanti, molto dispendiose…

Film di spessore, mai banale, attento a non cadere nella trappola dell’ironia perché ciò avrebbe provocato cadute nel tono delle drammaticità delle scene…

Bellissimo.

Kevin Spacey sopra le righe…

Biagio Giordano

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

K-pax locandina tratta da amazon.it che vend il film

 

K-Pax, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2024-05-03T10:57:34+02:00da biagiord
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