Lo straniero, recensione di Biagio Giordano

Lo straniero

The Stranger

USA 1946

GENERE: Dramm. DURATA: 95′ FOTOGRAFIA: BN

REGIA: Orson Welles

ATTORI: Edward G. Robinson, Orson Welles, Loretta Young, Philip Merivale, Richard Long, Constantin Shayne

 Un criminale di guerra, nazista (Orson Welles), che  dichiara di essere esperto nella riparazione di orologi artistici sistemati sui campanili, va ad abitare, falsificando dei documenti, in una cittadina del Connecticut.

La sua capacità seduttiva unita ad una straordinaria dote recitativa lo porta a sposare una bella donna (Loretta Young) figlia di un giudice.

Per proteggersi da chi potrebbe sospettare qualcosa del suo passato, l’uomo  è costretto a continuare ad uccidere.

Un esperto detective governativo (Edward G. Robinson), indignato per quanto è accaduto in Germania contro gli ebrei, è da tempo sulle sue tracce (con un impegno sopra le righe che lo porterà raggiunto il contatto a rischiare più volte la vita pur di consegnare il criminale alla giustizia).

Confuso e tragico finale, indeciso tra giustizialismo e fatalismo, una sorta di resa dei conti frenata, che avviene sul campanile di una chiesa, tra le opere artistiche in movimento dell’orologio, che si trasformano per caso, a seguito della lotta corpo a corpo tra il criminale e il detective, in ostacoli omicidi; scene girate con rara bravura che la cui mano dimostra di sapere come creare un suspense efficace.

È il 3° e il più elaborato fotograficamente dei film diretti da Orson Welles, con alcune apprezzabili varianti sul personaggio in voga allora, (caratterizzato in quei tempi da eleganza e fascinoso aspetto con doppiezze patologiche, capace di  insinuarsi  nella vita più intima di una casa per bene sconvolgendola).

Prodotto da Sam Spiegel e scritto da Anthony Veiller, è uno straordinario bianconero cult firmato Russell Metty.

Molto curata la vita di provincia della città, che rilascia un’atmosfera interessante, ricca di quiete, di valori etici e civili ben consolidati il cui contrasto con il male che si insidia subdolamente nel racconto rende tutto più sorprendente.

Biagio Giordano

Lo straniero foto

 

Lo straniero, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2021-02-15T16:08:26+01:00da biagiord
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