Trash, recensione di Biagio Giordano

Trash

USA 2014 GENERE: Avv. DURATA: 114′

 REGIA: Stephen Daldry ATTORI: Rickson Tevez, Eduardo Luis, Gabrielle Weinstein, Martin Sheen, Rooney Mara

 Tre ragazzini poveri, di una favela di Rio de Janeiro ritrovano, nella discarica dove lavorano, un portafoglio che la polizia sta cercando per conto di un influente candidato-sindaco della città scomparso, si tratta di una scheda SD contenente informazioni sensibili, che erano probabilmente utili per acquisire maggior potere da parte dell’illustre candidato.

Sono tre ragazzini  per bene, nonostante la pesantezza della miseria in cui sono costretti a muoversi e a vivere, che non amano la violenza neanche per gioco, la loro fede cristiana li rende sensibili al senso di giustizia più ovvio e li spinge quindi a cercare la verità di tanto accanimento della polizia nei loro confronti, una polizia corrotta che devia dalle più elementari norme sui diritti dei minorenni, umiliandoli, torturandoli, e dando ordine poi a chi se la sente dei poliziotti presenti di uccidere uno di loro: il più tenace eticamente.

Tratto dal romanzo omonimo di Andy Mulligan, trasposto da Richard Curtis, è un suggestivo, favolistico action-movie che non può anche non essere un film di denuncia delle arretratezze culturali, politiche, istituzionali, in un Brasile prossimo ad ospitare le Olimpiadi 2016.

Premio per il miglior film al Festival di Roma 2014.

I tre ragazzini di 14 anni, sono attori improvvisati,  lavorano realmente nelle discariche viste nel film, e sono stati di una credibilità sorprendente.

Biagio Giordano

Trash, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2020-07-14T17:00:42+02:00da biagiord
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