Bronte, cronaca di un massacro, recensione di Biagio Giordano

Bronte – Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato

It.-Iug. 1972

GENERE: Stor. DURATA: 126′ (110′)

REGIA: Florestano Vancini

ATTORI: Ivo Garrani, Mariano Rigillo, Ilija Dzuvalekovski, Filippo Scelzo, Stojan Arandjelovic, Rudolf Kukič, Andrea Aureli, Mico Cundari

 

Sicilia, 1860.

 In attesa di Garibaldi, l’avvocato liberale Nicola Lombardo (Don Nicola) fervente sostenitore delle principali idee riformatrici dell’Eroe dei due mondi, nonché Presidente (umanista) del Comune di Bronte, progetta a Catania una riforma agraria nazionale in cui anche i contadini non proprietari avrebbero potuto avere un ruolo partecipativo alla gestione delle terre, con novità nei rapporti proprietari terrieri-lavoratori molto importanti. Nel mentre però scoppia a Bronte (Catania) una violenta rivolta popolare capeggiata dai “picciotti” (bande di siciliani armati schierati sia contro i Borboni sia contro i loro sostenitori notabili).

E’, secondo il film, una rivolta diretta da capoccioni rozzi e sanguinari che interpretano le idee di Garibaldi in modo dogmatico e fanatico, ignari del reale messaggio garibaldino che vuole una riforma liberal-unitaria da portare avanti insieme alla politica, una riforma che rimarrebbe sostanzialmente rispettosa della proprietà, e lontana da ogni forma di comunismo.

Nicola Lombardo cercherà invano di mettere pace tra i rivoltosi spiegando l’importanza della unità di intenti in quella lotta (senza violenza) per raggiungere obiettivi politici che sarebbero andati a favore anche della povera gente.

Tanti saranno i notabili uccisi, le proprietà danneggiate, le vendette personali della gente dei campi contro i proprietari che avevano a suo tempo mancato loro di rispetto.

Il generale Nino Bixio fa arrestare 150 rivoltosi e, per dare un esempio cinicamente politico, fa fucilare, dopo un processo troppo veloce e dal protocollo semplificato (secondo il film), i 5 maggiori indiziati, compreso Don Nicola (Nicola Lombardo) considerato l’istigatore di tutto quel che era accaduto.

La storia in seguito, ulteriormente meglio documentata aprirà accesi dibattiti sui fatti di Bronte, in essi, da una parte emergeranno seri dubbi sulla colpevolezza degli imputati puniti da Nino Bixio con la fucilazione, e dall’altra si leveranno forti approvazioni politiche su quella sentenza: pur operata velocemente e dal provvisorio tribunale dei mille.

Ma nel tempo i punti oscuri di quella vicenda-tragedia non faranno che moltiplicarsi, facendo perdere interesse ai più, e diventando oggetti di studio di storici molto raffinati, totalmente assenti dalla scena politica…

Bronte cronaca di un massacro

 

Bronte, cronaca di un massacro, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2021-04-06T10:54:09+02:00da biagiord
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