Il mostruoso uomo delle nevi, recensione di Biagio Giordano

Il mostruoso uomo delle nevi, regia di Val Guest, Forrest Tucker, Peter Cushing, anno 1957, genere fantascienza horror, Inghilterra, 91 minuti

Commento con spoiler

Film di fantascienza vecchio stampo, pochi e modesti effetti speciali, lunghi dialoghi teatrali, film etico, assai critico per quanto riguarda la scienza, sottolineandone l’arroganza inarrestabile che la caratterizza. Nel film, essa anziché riconoscere i propri limiti conoscitivi, vuole, attraverso  alcuni scienziati, estendere paranoicamente la sua influenza su culture molto diverse. già date a priori per inferiori, ciò le costerà il fallimento di  ogni previsione riguardo alla reale costituzione socio-culturale primitiva di un essere che si aggira tra  le nevi della montagna dell’Himalaya in Asia.

In realtà si scoprirà che l’uomo più evoluto eticamente, vive  proprio da quelle parti.

L’uomo civile occidentale è quindi per il film solo un essere assetato di potere, razzista, pronto a uccidere qualunque diverso osi avvicinarsi al suo regno di cartapesta?

Un horror efficace, una metafora valida sul mondo di oggi, un film cult da non perdere…pedagogico e anche filosofico nonostante tutta la elementarietà  delle cose messe in scena.

Biagio Giordano

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

 

Il mostruoso uomo delle nevi, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2024-02-09T11:38:31+01:00da biagiord
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