Wittness, recensione di Biagio Giordano

Witness – Il testimone (titolo originale Witness) è un film thriller (drammatico-poliziesco) del 1985 diretto da Peter Weir.

La pellicola nel 1986 ha vinto 2 premi Oscar, montaggio e sceneggiatura, tra le 8 candidature acquisite.

Pennsyilvania, anni Ottanta.

 Un bambino di otto anni, Samuel Laap (Lukas Haas), appartenente alla locale comunità Amish, durante una sosta nel viaggio che sta compiendo con la madre da Philadelphia a Baltimora, assiste per caso, da uno scomparto della toilette della stazione, all’ efferato omicidio di un poliziotto. Il piccolo rimane impressionato ma lucido, è in trappola, pensa a come non essere visto e fuggire.

L’assassino, appena effettuato il delitto, sentendo un rumore provenire da uno degli scomparti, apre tutte le porte degli stessi, ma Samuel, grazie alla sua altezza ridotta riesce a trasferirsi da un vano all’altro passando astutamente dalle fessure sottostanti di ciascun scomparto.

Dopo essere stato interrogato dal detective John Book (Harrison Ford), il bambino e la madre Rachel (Kelly McGillis) vengono trattenuti per sicurezza al distretto di polizia.

Qui al giovane Samuel vengono fatte vedere pazientemente delle foto di alcuni delinquenti abituali della zona. Però nessuno di loro viene riconosciuto dal bambino.

Subito dopo, casualmente, gli occhi di Samuel incontrano, camminando nell’ufficio, il volto di un poliziotto nero raffigurato su un manifesto.

Samuel rimane come pietrificato da quella immagine, tanto da assumere immediatamente uno sguardo pieno di stupore.

Il detective John Book, accortosi di ciò, si avvicina al piccolo Amish, dal quale verrà a sapere che l’uomo da lui indicato è l’assassino, e che lavora all’interno del corpo di polizia.

L’omicida è un criminale non comune, è il tenente della polizia di Philadelphia James McFee (Danny Glover), già indagato per affari di droga.

John comprende la gravità della situazione creatasi, egli dovrà ora proteggere la vita del piccolo Samuel e della madre rischiando anche la propria.

Inoltre John Book scopre che il capo della polizia di Philadelphia, Paul Schaelfer (Josef Sommer), ha anche lui responsabilità nell’esecuzione di quel omicidio.

La partita si fa subito molto pesante, McFee tenta di uccidere John Book in un parcheggio ferendolo all’addome con un colpo di pistola. Scampato al pericolo, John, insieme a Samuel e alla madre fuggiranno in auto verso la comunità Amish della Contea di Lancaster, dove John potrà essere curato con metodi tipici della cultura Amish…

La caccia a lui e al piccolo Samuel da parte della cosca criminale che infetta il corpo della polizia, é appena iniziata…

Commento sul  film:

Eccellente fotografia, ne sono prova, ad esempio, alcune inquadrature di interni molto curate con riprese dei volti ivi presenti effettuate in stile pittura fiamminga, ossia con una luce laterale che va a colpire solo una metà del viso, lasciando l’altra nell’ombra, un fenomeno visivo questo che suscita negli spettatori una suggestione particolarmente emozionante…

Il film è un thriller poliziesco, originale, sia per ambientazione (si svolge ampiamente nell’ambito della cultura teologica Amish) che per il finale, quest’ultimo vede una insolito scontro tra delinquenti armati e membri della comunità Amish con attrezzi da lavoro, come dire tra consumismo corrotto ed economia pacifista mossa dalla fede, tra uomini simili a demoni e uomini di Dio…

La regia di Peter Weir è sopra le righe, sopratutto per quanto riguarda la direzione della fotografia, che si ammalia di invenzioni sceniche e di inquadrature molto raffinate e gradevoli, indubbiamente molto attraenti per  l’occhio dello spettatore.

Grande successo di pubblico e critica…

Biagio Giordano

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

                                                                           Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

 

 

 

Wittness, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2024-02-23T17:56:38+01:00da biagiord
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