Duel, recensione di Biagio Giordano

Duel, regia di Steven Spielberg, anno1971, Usa, thriller-azione, 74 minuti

Il film: le lunghe, infinitamente rettilinee  strade degli Stati Uniti, che fanno entrare l’immaginario di un autista nevrotico in un altrove abitato dalla follia, dove, lontano dalle regole, tutto può accadere, anche un omicidio…

Un film che traduce in immagini le pulsioni che ciascuno di noi può aver provato, sotto forma di fantasia, nella lunga esperienza di guida, senza averle mai potuto realizzare per ovvii motivi di decenza etica…

Un’opera impressionante, che tiene incollati alla poltrona. Esempio di pellicola priva di senso perché lontana da ogni convenzione narrativa, ma capace di toccare con la sola martellante ossessione clinica che la domina, tasti dell’inconscio dello spettatore molto sensibili all’assurdo e ai paradossi della realtà: come dire che certi riflessi sullo spettatore della follia presente nei film emozionano quanto un’opera d’arte misteriosa: astratta o surrealista…

Biagio Giordano

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

locandina Duel

 

Duel, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2024-03-15T17:37:02+01:00da biagiord
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