Lontano da lei – Away from her, recensione di Biagio Giordano

Lontano da lei – Away from her, di Sarah Polley, con Julie Christie, Gordon Pinsent, Canada, anno 2006, sentimentale, 110 minuti.

Colpita dall’Alzheimer, nei momenti di lucidità convince l’amato marito a ricoverarla in un istituto dove possono assisterla al meglio. L’evolversi della malattia non impedirà alla donna il mantenimento delle passioni affettive e amorose del passato che assumeranno nell’istituto forme ancora più intense facendo scoprire al marito lati di se stesso legati alla gelosia e alla tolleranza di grande effetto filmico. Nessun pietismo o patetismo sfiora il film, che mantiene una lucidità lontana da ogni sentimentalismo, soffermandosi su ciò che continua ad accadere nelle relazioni umane durante la malattia.
Da un racconto di Alice Munro, un esordio alla grande della regista attrice canadese Sarah Polley, che non vuole sedurre il pubblico ma suggerirgli qualcosa di più vero sugli investimenti pulsionali operati dalla mente umana durante l’andamento di certe malattie mentali gravi.
Biagio Giordano

2006 - Lejos de ella - Away from her - tt0491747-001-85043-Español

2006 – Lejos de ella – Away from her – tt0491747-001-85043-Español

Lontano da lei – Away from her, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2019-12-27T14:52:56+01:00da biagiord
Reposta per primo quest’articolo