Arctic, recensione di Biagio Giordano

Arctic, regia di Joe Penna, 2018, avventura, con Mads Mikkelsen, Maria T. Smaradottir

  Un aereo precipita e il pilota resta solo tra i ghiacci artici. Spera in qualche soccorso proveniente per via aerea, e cerca quindi di sopravvivere, rimanendo al riparo dentro i resti della carlinga, e uscendo solo per procurarsi, con mezzi di fortuna, l’unica risorsa alimentare possibile: il pesce.

 Quando un elicottero, il cui pilota nota il segnale di soccorso dell’uomo disperso, si avvicina per aiutarlo, disgraziatamente incontra un ondata di vento che lo fa schiantare al suolo. Dall’impatto sopravvive solo una donna, in uno stato comatoso, che verrà curata amorevolmente dal pilota precipitato.

Tracciato un itinerario per cercare di giungere in zone abitate, l’uomo si avventura con la superstite verso una salvezza che appare impossibile…

Film di forte impatto emotivo, con meccanismi letterari ben strutturati capaci di spiazzare ogni certezza e previsione, stando molto lontano da una successione lineare degli accadere del film, il tutto a vantaggio di uno spettacolo-temperato che la tristezza rende inciso qua e là di poesia amara…

Biagio Giordano

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

locandina tratta da amazon.it che vende il fim

 

Arctic, recensione di Biagio Giordanoultima modifica: 2024-03-01T18:03:02+01:00da biagiord
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